La corsa all’acquisto delle sneakers “famose” non si arresta. Lo scorso 20 gennaio all’Inauguration day del 46° Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, abbiamo assistito ad un evento eccezionale. Quale? L’affermazione delle sneakers.

Cosa è stato più scrutato e posto sotto la lente di ingrandimento dai fashion addicted (a parte le splendida Amanda Gorman in giallo)? Non le trecce di Lady Gaga, non il total white di J-Lo. Ma le sneakers Air Jordan e le Dior del clan Biden/Harris.

Mentre le Air Jordan 1 OG Dior/Nike – una capsule ben congegnata tra i due brand – di Nikolas Ajagu, fidanzato della nipote di Kamala Harris, hanno visto schizzare alle stelle il loro prezzo che oggi si aggira intorno ai 7 mila dollari. Ma la cosa ancora più sorprendente è che oramai sono introvabili. I collezionisti e feticisti (?) di sneakers top fashion, sono avvisati.
Essere orgogliosamente informali è una nuova scelta di stile politico? Forse. L’apparire coerentemente normali paga. E un look semplice, quasi colloquiale, con sneakers al seguito, pure. Ci avevano già pensato a suo tempo Barack Obama in Adidas e Michelle con le sue grigie e rosa Lanvin.
Ma non solo. Abbiamo scoperto che le chiacchieratissime Converse All Star nere di Kamala Harris, hanno un pioniere d’eccezione. John Fitzgerald Kennedy. Agli esordi politici ne portava un paio identiche. Comunque, anche al di qua della Manica si contano i numeri spropositati di vendite. Le sneakers Louis Vuitton blu di Brigitte Macron stanno andando davvero a ruba.
Comprare sneakers “famose” e griffate è oramai un non plus ultra affermato. Il limite estremo cui si può giungere e oltre il quale è impossibile andare, diciamolo. Si spendono cifre da capogiro. Bisogna averle a tutti i costi. Anche pre-loved. E a fare da red carpet oggi ci pensa la ‘ragion di stato’. Che è riuscita a trasformarle in un vero e proprio must-have. Quale sarà il prossimo passo?
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